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Quanto consuma un piano a induzione e se conviene davvero rispetto al gas

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12 agosto 2025 • 3 min lettura
Quanto consuma un piano a induzione e se conviene davvero rispetto al gas

Negli ultimi anni il piano cottura a induzione sta conquistando sempre più cucine, grazie alla sua velocità di cottura e al design moderno. Ma una delle domande più frequenti è: quanto consuma davvero un piano a induzione e conviene rispetto al gas?

Consumo energetico reale di un piano a induzione

Il consumo di un piano a induzione dipende dalla potenza e dal tempo di utilizzo. In media, un fornello a induzione ha una potenza tra 1.400 e 2.200 watt per singolo fuoco, ma i modelli più performanti possono arrivare a oltre 3.000 watt.

Per fare un esempio:

  • bollire 1 litro d’acqua con l’induzione richiede circa 0,12 kWh di energia, che a un costo medio di 0,25 €/kWh equivale a circa 3 centesimi.

  • lo stesso litro d’acqua con il gas richiede circa 0,09 m³ di metano, pari a circa 6 centesimi con le tariffe attuali.

L’induzione risulta quindi leggermente più economica in termini di energia netta necessaria, ma bisogna considerare anche il costo dell’energia elettrica rispetto al gas, che in Italia è spesso più alto.

Efficienza e dispersione di calore

Uno dei punti di forza dell’induzione è l’efficienza. La resa termica è intorno al 90%, contro il 40-55% del gas. Significa che quasi tutta l’energia consumata serve a cuocere il cibo, senza dispersione nell’aria.
Questo si traduce anche in una cucina meno calda e più confortevole, soprattutto in estate.

Costi iniziali e manutenzione

  • piano a induzione: prezzo d’acquisto più alto, ma manutenzione quasi nulla.

  • piano a gas: più economico all’acquisto, ma con tubazioni, bruciatori e manutenzione periodica da considerare.

Inoltre, con l’induzione è necessario avere pentole compatibili (fondo magnetico) e un impianto elettrico adeguato, spesso con potenza contrattuale da almeno 4,5 kW per evitare salti di corrente.

Conviene o no?

La convenienza dipende dal profilo di consumo e dal costo delle utenze:

  • conviene l’induzione se cucini molto, vuoi tempi rapidi, hai un impianto elettrico potenziato e magari abbini un impianto fotovoltaico per abbattere la bolletta.

  • conviene il gas se cucini poco, non vuoi modificare l’impianto e preferisci un investimento iniziale ridotto.

E dunque?

Il piano a induzione è una scelta tecnologica, sicura e veloce, ma la sua convenienza economica in Italia dipende soprattutto dal prezzo dell’elettricità rispetto al gas e dalla possibilità di autoprodurre energia. Chi investe nel fotovoltaico può trarne il massimo vantaggio, mentre per chi ha tariffe elettriche elevate il risparmio potrebbe non essere immediato.

caratteristica piano a induzione piano a gas
velocità di cottura molto alta media
efficienza energetica circa 90% 40-55%
costo energia alto (ma abbattibile con fotovoltaico) medio-basso
sicurezza nessuna fiamma, spegnimento automatico fiamma libera, rischio fughe di gas
comfort in cucina ambiente meno caldo maggiore dispersione di calore
costo d’acquisto medio-alto basso
manutenzione minima pulizia e manutenzione periodica bruciatori
pentole necessarie fondo magnetico qualsiasi
adeguamento impianto possibile aumento potenza elettrica nessuno

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